Il drenaggio linfatico manuale secondo il metodo Vodder è un tipo di massaggio terapeutico che favorisce il passaggio della linfa dalla periferia corporea al cuore.
Questa tecnica favorisce la pulizia dei tessuti dai ristagni linfatici e dalle tossine, favorendo un miglioramento dell’apporto vascolare, di ossigeno e di sostanze nutritive ai tessuti.
Si tratta di un metodo rigoroso e scientificamente collaudato e di comprovata efficacia sul piano terapeutico, indicato per la cura di diverse patologie e disfunzioni.
In caso di varici e vene varicose il fisioterapista raccomanderà al paziente di eseguire - direttamente a Poliluretta - un ecocolordoppler al fine di monitorare lo stato di salute del letto vascolare del paziente e scongiurare la presenza di stati patologici che possano rendere il trattamento controindicato.
Tra le controindicazioni al trattamento più comuni, troviamo la trombosi venosa profonda e la flebite : disturbo che si caratterizza da un'infiammazione delle pareti dei vasi sanguigni.
Il sistema linfatico
Il sistema linfatico è un apparato circolatorio collaterale al circolo sanguigno costituito da vasi linfatici, la cui funzione è quella di eliminare il fluido in eccesso (linfa) dai tessuti. La linfa è un fluido che riempie gli spazi presenti tra le cellule del corpo prodotta dallo scambio di sangue dai capillari arteriosi a quelli venosi nei tessuti; il compito principale del sistema linfatico è quello di drenare continuamente questo liquido.
Fanno parte del sistema linfatico i linfonodi, piccole ghiandole, sparse per tutto il corpo, aventi lo scopo di filtrare la linfa e di produrre i globuli bianchi: nella linfa sono infatti presenti elementi deputati alle difese immunitarie dell’organismo.
Oltre ai globuli bianchi, nella linfa sono presenti grassi, sodio e fibrinogeno (una proteina). Esiste una condizione patologica in cui il fibrinogeno forma dei “tappi” nei vasi linfatici occludendone il lume rappresentando una delle possibili cause di stasi linfatica che si può verificare senza motivi apparenti.
Il linfodrenaggio tratta le zone interessate segmentariamente avvalendosi di manovre avvolgenti e leggere, in cui è essenziale una buona manualità, eseguite con un ritmo lento che rispetta i tempi di contrazione delle unità funzionali del sistema linfatico. Il paziente viene trattato nella sua totalità.
Il drenaggio linfatico può essere solo manuale. I primi capillari linfatici, infatti, sono sotto l’epidermide a circa 2mm. Non c’è pertanto bisogno di spingere molto perché la linfa scorre nell’80% in superficie e solo nel 20% in profondità. Bisogna dunque prima drenare la linfa in superficie e solo successivamente lavorare sulla loggia profonda.
Il linfodrenaggio è praticato solo da fisioterapisti specializzati.
Indicazioni terapeutiche
Il linfodrenaggio trova principale applicazione nel trattamento del linfedema post chirurgico ma anche nel trattamento di alcune patologie di carattere ortopedico-riabilitativo: è infatti vantaggioso, per un più rapido recupero post traumatico, associarlo a terapie riabilitative per prevenire e/o curare gli edemi conseguenti a traumi (es. traumi distorsivi) o ad interventi chirurgici (ad esempio nella rimozione chirurgica di linfonodi praticata nella mastectomia per tumori al seno).
Indicazione al linfodrenaggio sono le seguenti:
Edemi
Linfedemi
Sinusiti, faringiti, tonsilliti
Coxartrosi
Sindrome da conflitto di spalla (impingement)
Gravidanza, edemi arti inferiori, allattamento
Tromboflebiti solo dopo eparina
Ulcere
Prevenzione e trattamento cellulite
Effetti e i benefici
Già dopo la prima seduta di linfodrenaggio il paziente avvertirà un beneficio immediato, poiché il gonfiore tipico dell’edema lascerà il posto ad una sesazione leggerezza. In virtù del massaggio è frequente che il paziente avverta, dopo un periodo più o meno breve, la necessità di urinare.